Grandi manovre nel settore italiano dei sistemi di core banking. Quid Informatica, player importante nel mercato dei prodotti software per i servizi creditizi e sotto il controllo del fondo di private equity Equinox, ha rilevato il 60% di Cabel Industry, una delle aziende leader in Italia per i servizi IT per banche e istituti finanziari, in parte acquistando azioni Cabel da Cabel Holding e in parte sottoscrivendo un aumento di capitale. L’accordo prevede che Stefano Bertoli, Amministratore Delegato di Quid, assuma ora anche la carica di presidente di Cabel, mentre Paolo Regini, ex-presidente Cabel ed espressione del mondo bancario, è confermato con il ruolo di vice. Nel CdA entrano inoltre Elio Catania, già presidente di Quid e di Confindustria Digitale, e Andrea Bovone, rappresentante del fondo Equinox.
Finora Cabel era controllata a maggioranza da Cabel Holding, la quale era posseduta dal suo più importante cliente, Banca Cambiano 1884, e da altri investitori istituzionali di minoranza. IT service provider con quasi 40 anni di storia, Cabel ha sede a Empoli e annovera una quarantina di clienti bancari e finanziari. La sua offerta distintiva è la partnership con Oracle che, dal 2018, ha permesso la localizzazione del sistema di core banking Flexcube in Italia, soluzione altamente consolidata a livello internazionale, anche grazie all’operato di system integrators come KPMG. A questo Cabel integra una suite di prodotti e di servizi innovativi per un’offerta completa e profilata sulle esigenze del cliente. Cabel Industry ha chiuso il 2022 con un fatturato di 36,6 milioni di euro ed EBITDA di 10,5 milioni, rispettivamente stabile e in crescita dai 7,3 milioni dell’anno precedente.
Quid Informatica, fondata nel 1987 e con sede a Firenze, diretta da Stefano Bertoli e presieduta da Elio Catania, è controllata dal fondo di private equity Equinox dal 2019. Quid è considerata uno dei più affidabili e innovativi fornitori di tecnologie per il settore dei servizi finanziari, leader in Italia nelle soluzioni per il settore del credito al consumo con la piattaforma proprietaria Qinetic. Nel 2022 ha generato ricavi per 45,6 milioni di euro, con un EBITDA di 10,2 milioni di euro.
L’operazione di Quid Informatica apre nuove prospettive di crescita e sviluppo per entrambe le aziende. L’obiettivo principale dell’acquisizione, basata su logiche industriali e sinergie operative, è l’espansione del perimetro di riferimento e la diversificazione delle attività in nuovi segmenti, oltre al consolidamento del business storico di entrambe le aziende.
“Cabel e Quid rappresentano due entità complementari rispetto a un unico progetto industriale per l’offerta di soluzioni e servizi innovativi per i servizi finanziari”, si legge nella nota congiunta diffusa ieri. Secondo le intenzioni delle parti, la nuova proposta al mercato permetterà “di affiancare alle attuali offerte di software innovativo per il credito e di servizi per l’outsourcing bancario, soluzioni software-as-a-service (SaaS) per processi e prodotti digitali del credito e nuovi servizi di full outsourcing evoluti per lo Specialty Finance”.
Francesco Bosio, Presidente di Cabel Holding e Direttore Generale di Banca Cambiano 1884 ha dichiarato: “Abbiamo individuato in Quid la miglior opzione come partner tecnologico, per garantire continuità e qualità dei servizi offerti da Cabel e proiettare l’azienda in un ambizioso progetto di sviluppo”.
Da parte sua Stefano Bertoli, nella ormai doppia veste di AD di Quid e Presidente di Cabel Industry, ha affermato: “L’elemento industriale di aggregazione è la creazione di un operatore unico e innovativo in grado di offrire servizi applicativi a supporto dei processi bancari e finanziari. Proseguiremo il percorso intrapreso da Cabel proiettandoci con forza anche su nuovi segmenti di mercato, grazie all’unione delle grandi potenzialità di due piattaforme all’avanguardia: Oracle Flexcube (core banking) e Qinetic Platform (verticale prodotto)”.
L’acquisition porta ora il fatturato aggregato pro-forma di Quid Informatica a circa 83 milioni di euro, di cui oltre 70 milioni nel settore dei financial services, impiegando oltre 530 dipendenti e servendo più di 50 clienti in tale segmento.